La Data Valley emiliano-romagnola e il Giappone insieme per progetti comuni nei settori più avanzati dei Big data, dell’intelligenza artificiale e dell’alta tecnologia.
Entra nel vivo la missione nel Paese del Sol Levante dell’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee, università e ricerca Patrizio Bianchi, che oggi a Tokyo ha incontrato Yoshiki Seo, direttore della ricerca dell’Artificial Intelligence Research Center, con i suoi 580 ricercatori uno dei tre centri più importanti del paese sull’intelligenza artificiale applicata a industria, mobilità, scienze della vita e climatologia. Al centro dell’incontro le opportunità di collaborazione tra la rete delle università e dei centri di ricerca emiliano-romagnoli, in particolare per quanto riguarda il futuro programma Horizon Europe.
L’Emilia Romagna è oggi una delle aree scientifiche e tecnologiche più importanti in Europa e nel mondo con un forte potenziale di sviluppo in tutti gli ambiti dei Big data e dell’ intelligenza artificiale – ha sottolineato l’assessore Patrizio Bianchi – un risultato frutto anche delle politiche e degli investimenti che abbiamo fatto in questi anni come Regione, scegliendo di puntare sullo scienza al servizio delle persone per uno sviluppo di qualità dell’intero Paese. Una realtà avanzata e con un forte potenziale di crescita che vogliamo presentare al Giappone.
Altrettanto importante l’altro incontro odierno con Antonella Marucci di ICE Tokyo, in vista della missione imprenditoriale di Confindustria del prossimo novembre. Dopo la firma dell’accordo di libero scambio fra Unione Europea e Giappone operativo dall’inizio del 2019, si aprono infatti nuove importanti opportunità per il sistema imprenditoriale anche nazionale, in particolare nel settore dell’alta tecnologia. Opportunità che si affiancano a quelle scientifiche e applicate.
La missione di Bianchi in Giappone continua nei prossimi giorni. Il 20 agosto, in particolare, la visita al Tsukuba Scienze City nella prefettura di Ibaraki, uno dei più grandi tecnopoli del mondo e gli incontri presso la locale università. Un’occasione per illustrare le grandi potenzialità del sistema emiliano-romagnolo, sempre più punto di riferimento a livello nazionale ed europeo nel settore del calcolo ad alte prestazioni grazie al super computer Leonardo che verrà ospitato presso il Tecnopolo di Bologna. Realtà questa che si accinge ad accogliere anche il Data Center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine e l’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia ‘ItaliaMeteo’. Sempre nel Tecnopolo bolognese avrà sede la Fondazione Big Data for Human Development.
Fonte: Regione Emilia Romagna