La Squadra Mobile della Questura di Bologna il 5 giugno u.s. ha rintracciato ed effettuato il fermo di indiziato di delitto di un soggetto italiano, M.G. del 1970, resosi responsabile del reato di rapina all’attività commerciale “John Ashfield” di via Rizzoli nel centro di Bologna.
Era entrato all’interno del negozio più volte chiedendo informazioni alla commessa su una maglia da acquistare; in realtà quelle richieste erano solo la scusa per aspettare il momento propizio per commettere una rapina nel negozio.
Il pomeriggio dello scorso 3 giugno, infatti, intorno all’orario di chiusura dei negozi, un soggetto italiano, M.G. del 1970, con molteplici precedenti penali, è entrato nel negozio “John Ashfield” di via Rizzoli e ha chiesto alla commessa di consegnargli i soldi dell’incasso puntandole contro una pistola. L’uomo era già entrato sempre lo stesso giorno, altre volte all’interno del negozio chiedendo informazioni su alcuni capi di abbigliamento da acquistare.
Il soggetto, tossicodipendente, è arrivato dalle Marche nella città di Bologna proprio il pomeriggio del 3 giugno e, successivamente ha dichiarato alla Polizia di aver commesso il reato poiché aveva necessità di comprare la dose di eroina che abitualmente assume.
Subito dopo il fatto la commessa ha avvertito la Polizia di Stato che, appresa la dinamica dei fatti dalla vittima, ha iniziato un’attività di indagine che, anche grazie all’ausilio dei sistemi di videosorveglianza del Comune di Bologna e di alcuni esercizi commerciali privati, ha permesso di individuare il rapinatore che è stato poi rintracciato e fermato.
Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Bologna, 4^ Sezione Contrasto al Crimine diffuso, sono poi riusciti ad individuare anche la pistola, risultata essere una pistola che spruzza spray al peperoncino e i vestiti che l’uomo indossava al momento dei fatti ed hanno così proceduto al fermo di indiziato di delitto.
In sede di convalida, il fermo è stato convalidato dall’Autorità giudiziaria e all’uomo, soggetto con precedenti per svariati reati, è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.
Fonte: Questura di Bologna