Dopo la spacciatrice sorpresa a bordo di un taxi, a finire nella rete dei carabinieri di Cattolica è ancora una volta una donna, M.E. originaria di Chieti ma residente a Verucchio, classe 1988, pregiudicata.
I Militari della Tenenza sono arrivati a lei dopo aver acquisito numerosi elementi indiziari circa una sua presunta attività di spaccio di eroina nella provincia riminese e l’analisi dei dati investigativi raccolti, ha consentito di individuare con certezza il suo nascondiglio a Verucchio.
Giunti presso la sua abitazione, gli uomini dell’Arma l’hanno incontrata all’esterno dello stabile mentre, casualmente, la donna faceva rientro da una non meglio specificata incombenza e subito, alla vista delle divise, è stata pervasa da un forte senso di agitazione immediatamente colto dai carabinieri, che hanno compreso che probabilmente la donna – a conferma dell’ipotesi investigativa – stesse proprio in quel momento nascondendo qualcosa. Pertanto si è proceduto ad una perquisizione personale, veicolare e domiciliare che ha dato ragione al sospetto: 220gr di eroina nella borsa, pronti per essere lavorati e ceduti.
Sono così scattate le manette e l’arresto per l’ipotesi di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90 – commi 1-4, ovvero per la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo stupefacente, sequestrato dai militari, sarà sottoposto nei prossimi giorni ad analisi specialistiche finalizzate ad esaltarne le caratteristiche e a comprendere se vi possa essere connessione con lo stupefacente sequestrato fino ad oggi e quindi con la stessa organizzazione criminale.
Per la donna, invece, è previsto in mattinata il giudizio con rito direttissimo presso la sala udienze della Compagnia di Riccione, ove è stato predisposto l’apposito collegamento online con il Tribunale di Rimini, in ossequio alle recenti disposizioni in materia di contrasto alla diffusione del Covid-19.
Fonte: Comando Provinciale di Rimini